LE LOCATION
ALBA
Banca d’Alba
La capitale delle Langhe (nonché maggior centro di tutto il complesso paesaggistico Langhe Roero) è l’antichissima città di Alba, che vanta origini pre-latine e secoli di rigoglio culturale ed economico. Alba merita una visita attenta non soltanto, e già sarebbe sufficiente, per la qualità dei suoi vini, delle sue carni e dei suoi tartufi (oltre alla Nutella, naturalmente) ma nondimeno per il variegato aspetto urbanistico-architettonico che la caratterizza, arricchito dalle vestigia romane e dalle chiese gotiche, dalle torri difensive medievali e dai gradevolissimi portici.
CANALE
Chiesa di San Giovanni
La capitale delle Langhe (nonché maggior centro di tutto il complesso paesaggistico Langhe Roero) è l’antichissima città di Alba, che vanta origini pre-latine e secoli di rigoglio culturale ed economico. Alba merita una visita attenta non soltanto, e già sarebbe sufficiente, per la qualità dei suoi vini, delle sue carni e dei suoi tartufi (oltre alla Nutella, naturalmente) ma nondimeno per il variegato aspetto urbanistico-architettonico che la caratterizza, arricchito dalle vestigia romane e dalle chiese gotiche, dalle torri difensive medievali e dai gradevolissimi portici.
CASTAGNITO
Piazza Garibaldi
Il piccolo comune di Castagnito d’Alba raggiunge a stento i duemila abitanti ma è una delle comunità più determinate dell’intero territorio nel proporsi quale riferimento in materia di ambientalismo e del buon vivere. Merita uno sguardo la facciata municipale che si trova in quella piazza Garibaldi presso cui il pubblico del nostro Festival potrà assistere al concerto previsto per il 5 giugno.
COAZZOLO
Castello di Coazzolo
Appartiene alla folta schiera degli eleganti edifici collinari piemontesi anche il Castello di Coazzolo, anch’esso sorto nel Medioevo ma che deve l’attuale aspetto agli ampi rifacimenti avvenuti in età barocca. La sua felice collocazione tra i verdi colli della zona, l’atmosfera imbevuta di storia, ne fanno un luogo di profondissima ispirazione, adatto per un soggiorno enogastronomico in compagnia di buona musica.
COCCONATO D’ASTI
Cocconato d’Asti
Entrato a far parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, Cocconato, nel cuore della regione, regala al visitatore un’esperienza di alto profilo: si parte dal palazzo comunale, di fattura tardo-gotica (raro esempio di edificio civile in questo stile in Piemonte), sino a raggiungere, magari tra una robiola e un vino tipico, la secentesca chiesa della Consolazione con le sue pale d’altare.
CUNEO
Prefettura
Progettato nella seconda metà dell’Ottocento dall’ingegner Pietro Carrera secondo canoni per una volta rinascimentali e non, com’era consuetudine all’epoca, medievali-goticheggianti (pur non mancando sovrapposizioni stilistiche), la facciata è stata oggetto di restauro in tempi recenti. L’edificio sorge nell’area dove in precedenza si trovava il Palazzo del Governatore.
GOVONE
Castello di Govone
Inserito nel circuito delle Residenze sabaude e pertanto patrimonio UNESCO, il Castello Reale di Govone venne ampliato e ammodernato in età barocca, con la trasformazione della precedente fortezza medievale in un edificio caratterizzato da un’eleganza che ben s’inseriva nei territori circostanti e che i Savoia, in particolare Carlo Felice, elessero a loro meta estiva prediletta.
GRINZANE CAVOUR
Grinzane Cavour
All’inizio del secolo scorso il piccolo borgo di Grinzane venne ribattezzato Grinzane Cavour in onore del futuro primo presidente del Consiglio del Regno d’Italia, che da giovane ne era stato sindaco per quasi un ventennio. Il borgo è sovrastato dal castello di origine medievale, appartenuto agli stessi conti Benso di Cavour e che domina le morbide colline e le rigogliose strade del vino.
GUARENE
Castello di Guarene
Rifondato su un precedente fortilizio che sin dal Medioevo dominava le verdeggianti colline del Roero, il castello di Guarene è stato abitato dai Roero di Guarene ma anche da altre famiglie della zona. Sul versante occidentale l’edificio si affaccia sulle Alpi, cui guarda con la fierezza di chi sia consapevole della propria lunga storia.
GUARENE
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
La sede di Guarene della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che da ventisette anni si occupa attivamente di promuovere l’arte contemporanea, si trova in un pregevole edificio settecentesco, tutelato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali e riadattato in fase di restauro (pur nel rispetto degli ambienti preesistenti) al nuovo impiego: non solo mostre d’arte contemporanea ma anche conferenze, laboratori educativi e proiezioni cinematografiche.
MONTÀ
Chiesa di San Michele
L’ordine assicurato dalla facciata neoclassica dell’edificio, concepita secondo le forme attuali soltanto nell’Ottocento, si concilia bene con il programma che il pubblico del nostro Festival avrà occasione di ascoltare nell’esecuzione dell’Armoniosa Ensemble. La chiesa, di medie dimensioni, è stata decorata al suo interno all’inizio del XX secolo; oggi non vi viene officiato il culto ma è adibita a ospitare concerti ed eventi culturali di vario genere.
NEVIGLIE
Neviglie
Questa piccola ma orgogliosa comunità ritrova le proprie origini in epoche molto lontane: le prime testimonianze scritte risalgono infatti al X secolo. Terra di buon vino tra un Moscato, un Dolcetto e un Barbera, è pure luogo di bellezze artistiche in dialogo con quelle paesaggistiche, dai profumati vicoli all’antica chiesa di San Giorgio, custode di una preziosa tavola di Macrino d’Alba, protagonista del Rinascimento piemontese.
PIEA
Piea
Nell’Astigiano si trova un piccolo borgo che cela degli angoli di vera e propria meraviglia: è Piea, che non raggiunge le seicento anime ma che tuttavia può vantare almeno cinque chiese di pregio e un castello dotato di sale auliche, una sfarzosa sala da ballo e uno scalone progettato nientemeno che da Filippo Juvarra, l’architetto siciliano che all’inizio del Settecento incarnò lo stile barocco in Piemonte.
PIOBESI D’ALBA
Piobesi d’Alba
Distante pochi chilometri da Alba, Piobesi fu teatro di vicende intricate che sin dal Medioevo la posero sotto vari domini. Le testimonianze oggi più apprezzabili sono però di epoca posteriore: sebbene ad esempio la storia della chiesa di San Pietro in Vincoli rimonti al X secolo, oggi è apprezzabile piuttosto la piena conciliazione tra la sua facciata neoclassica e il rigoglioso paesaggio circostante.
POLLENZO
Chiesa di San Vittorio Martire
L’origine di questa chiesa è molto antica, ma le sue forme medievaleggianti attuali (caratterizzate da quel neogotico tanto in voga nel secolo del Romanticismo), assai visibili sia all’interno (totalmente decorato) che all’esterno, si devono alla ricostruzione dell’edificio avvenuta nel XIX secolo. L’intervento si inserì nel quadro della trasformazione urbanistica dell’intero borgo pollentino all’epoca di re Carlo Alberto.
TORINO
Villa della Regina
Eretta tra 1615 e 1619 da Ascanio Vitozzi e poi dai Castellamonte, fu voluta da Maurizio di Savoia, il quale (una volta deposto il cappello cardinalizio) la elesse a residenza della giovanissima moglie Ludovica, tant’è che in origine venne chiamata appunto “Villa Ludovica”. Eretto sulla collina di Torino, l’edificio si trova proprio dove sorgeva un vigneto, a sottolineare il legame tra architettura, giardini, boschi e terreni agricoli.